Questa è l’immagine della ricostruzione virtuale in 3d dell’antico molo Adriano, così come doveva apparire ai tempi dell’imperatore Adriano (secondo secolo dopo Cristo), l’immagine è tratta dal libro
A San Cataldo (chiamata Salapia dagli antichi Romani) vi era infatti un importante porto, chiamato porto Adriano dal nome dell’imperatore che aveva voluto la sua costruzione in luogo di un porto preesistente, probabilmente già ai tempi di Augusto,come racconta lo storico e geografo Pausania vissuto nel secondo secolo dopo Cristo.
Pare che proprio a San Cataldo sbarcò Ottaviano appena seppe della morte di Cesare.
Questo molo era un punto di riferimento strategico per le navi di passaggio tra Brindisi e Otranto, facilitando scambi commerciali e offrendo protezione alle stesse durante le cattive condizioni metereologiche.
Oggi, restano pochi blocchi di pietra visibili sopra l’acqua, ma rappresentano ancora un affascinante collegamento con il passato. Il molo è stato oggetto di vari studi e scavi che hanno riportato alla luce parti della sua struttura originale, oggi in attesa di ristrutturazione.
Il Molo di Adriano è un’opera ingegneristica davvero affascinante dal punto di vista storico e architettonico.
Le sue caratteristiche in base agli studi storici sono:
dal punto di vista strategico il molo serviva anche come punto di riferimento per le operazioni militari romane, garantendo una posizione sicura per le navi da guerra.
Commerciale; era fondamentale per il commercio marittimo, essendo in un punto strategico per la sua posizione, permetteva l’ingresso di merci da tutto il Mediterraneo.
Per la sua costruzione si sono utilizzate tecniche avanzate per l’epoca con massi enormi disposti con grande precisione.
Oggi rimane poco anche del tentativo di ricostruzione e suo prolungamento avvenuto intorno ai primi del novecento per saperne di più clicka qui .
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